mercoledì 30 aprile 2014

Mai più GESSO per le FRATTURE. Il futuro è OSTEOID, il tutore 3D

Osteoid, un guanto termoplastico, non tossico e non deformabile, che può essere usato in campo medico in caso di fratture.
Fratture. Gesso addio, ora c'è Osteoid, il tutore 3D






E’ l’ultimo ritrovato della scienza applicata alla medicina: si chiama “Osteoid” ed è un guanto termoplastico stampato in 3D che promette guarigioni immediate con tempi dimezzati o anche di più (una frattura che prima si rimarginava in un mese ora potrebbe metterci anche una decina di giorni). 
Il funzionamento si basa su uno stimolatore ad ultrasuoni, che permette, a differenza del gesso che va portato sempre, di indossare il “guanto” per venti minuti al giorno. 
Il prototipo realizzato è stato stampato in 3D dopo aver effettuato una scansione laser della zona del corpo da proteggere, quindi i dati sono stati elaborati da un software che ha stampato in tre dimensioni la custodia composta di due parti che si attaccano e vengono bloccate attorno all'arto fratturato.
Tempi ridotti e maggiore comodità nel gestire le difficoltà derivanti dalla cura della frattura del braccio. Un mix che potrebbe rivoluzionare il settore.
L’invenzione, che ha vinto il concorso internazionale A’Design Award and Competition, si adatta perfettamente alle linee corporee della persona, opera del designer turco Deniz Karashin, potrebbe rivoluzionare, grazie alla tecnologia dello stampaggio 3D, i metodi di cura di fratture e rotture ossee. 
Comodità e velocità di risoluzione del problema, questi i punti chiave della nuova invenzione in campo di salute. E’ questo il futuro della cura delle fratture?

lunedì 28 aprile 2014

Nuovi FARMACI o TRATTAMENTO DEFINITIVO per prevenire l'EMICRANIA?


Le Big Pharma sono pronte a sfornare nuovi farmaci antiemicranici. D'ora in poi avremo anche il vaccino contro il mal di testa da assumere periodicamente, per la felicità delle case farmaceutiche!

La nuova falsa speranza per i pazienti affetti da emicrania arriva dal 66th Annual Meeting dell’American Academy of Neurology, in programma dal 26 aprile al 3 maggio a Philadelphia (Stati Uniti). 

Dalle notizie trapelate su questi nuovi farmaci si apprende quanto segue:
I ricercatori Peter Goasdby dell’Università della California di San Francisco e David Dodick della Mayo Clinic in Arizona hanno presentato i risultati di due studi clinici sull’efficacia e la tollerabilità di due nuovi farmaci anti-emicranici (chiamati ALD403 e LY2951742). Questi nuovi farmaci agiscono bloccando l’azione di un peptide vasodilatatore specificamente associato all’insorgenza dell’emicrania e quindi prevengono gli attacchi di mal di testa ancor prima che inizino. 
Bloccare i peptidi? 
ALD403, prodotto dall’Alder Biopharmaceuticals, e LY2951742, prodotto da Arteaus Therapeutics, sono anticorpi monoclonali che bloccano l’attività del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP). CGRP è un neuropeptide che è rilasciato dai neuroni sensoriali del trigemino e funziona inducendo la dilatazione dei vasi intra- ed extra-craniali. Durante l’attacco di emicrania il CGRP si lega ai nocicettori vascolari disposti intorno al cervello, contribuendo alla trasmissione degli impulsi dolorosi. Interferendo con la sua attività, si dovrebbe bloccare l’emicrania prima che insorga.

Questi ricercatori forse non sanno, o non vogliono ancora ammettere, che la restrizione dei vasi intra- ed extra-craniali sono molto spesso dovuti ad una delle apofisi laterali di un Atlante non allineato che esercita una pressione sull'arteria carotide interna, così come anche verrebbe compressa l'arteria cervicale che transita nell'apofisi laterale stessa. Le due arterie cervicali sarebbero responsabili dell'approvvigionamento di sangue del cervelletto mentre l'arteria carotide è l'arteria principale che vascolarizza il cervello.

giovedì 24 aprile 2014

ANTIBIOTICI alla griglia, il RISCHIO del consumo di CARNE

Ogni anno un consumatore medio di carne in Italia ingerisce senza saperlo circa 9 grammi di antibiotici.
800px-Carne_E’ quanto emerso da un dossier della LAV, la Lega anti vivisezione, che nel condurre questo studio ha portato nuovamente alla luce i gravi rischi che il consumo di carne può comportare. 

Negli allevamenti industriali vengono utilizzate massicce quantità di antibiotici per tamponare il precario stato di salute dovuto alle condizioni di vita e alle sofferenze che degli animali devono sopportare prima di essere macellati.

martedì 22 aprile 2014

Anche i MEDICI soffrono di EMICRANIA e cercano METODI ALTERNATIVI

Sapevi che anche i dottori soffrono di emicrania e sono costretti a ricorrere ai farmaci come tutti gli altri?

Risultato?

Una lunga serie di effetti collaterali! Un vero problema no?

Ecco perché persino loro finiscono l'abbandonare la medicina tradizionale affidandosi a metodi alternativi per curare emicranie e cefalee.

Quali?

Il riallineamento della prima vertebra cervicale (Atlante), è il trattamento che ad oggi sta ottenendo il maggior numero di successi nel mondo.

A comprova di ciò, le tante testimonianze positive che è possibile trovare in rete da parte delle persone che hanno avuto modo di beneficiare del riallineamento dell'Atlante attraverso il metodo Atlantomed®


Testimonianze


Perchè fidarsi del metodo Atlantomed®?

Nel marzo del 2010 il Dr. Hans-Joachim Theis, professore presso l'Inkam Institute, ha analizzato i risultati del metodo Atlantomed® (riallineamento della prima vertebra cervicale) su un gruppo di 504 candidati provenienti da diversi paesi.

Risultato?
Questo rivoluzionario metodo e tanto innovativo quanto efficace, non presenta alcun rischio, viene eseguito in una sola seduta e stando ai risultati emersi dal nostro studio, è in grado di offrire giovamento al 95% delle persone che vi si sottopongono” - spiega il Dr. Hans-Joachim Theis.

I risultati dello studio parlano chiaro: l'82% delle persone trattate, ha dichiarato di aver sperimentato una diminuzione della propria emicrania mentre il 39% ha addirittura ottenuto la scomparsa definitiva del problema. E il mal di testa?

Dati confortanti anche qui: l'87% delle persone trattate hanno affermato di aver beneficiato di una considerevole diminuzione del fenomeno e il 21% ne ha dichiarato la scomparsa.




Metodo Atlantomed® - Conclusioni

Ad oggi, statistiche alla mano, nessun metodo è riuscito ad ottenere risultati del genere. Eppure ...

Numerosi medici, pur avendo avuto modo di beneficiare degli effetti di questo innovativo metodo, continuano a prescrivere ai propri pazienti farmaci dai dannosi effetti collaterali.


Motivo?

Interessi economici personali e il rischio di perdere credibilità per avere prescritto per anni terapie sbagliate ai propri pazienti.

In virtù di ciò, pur non volendo invalidare la medicina ufficiale, come comprovano i risultati dello studio descritto in precedenza e le tante testimonianze presenti in rete, il metodo Atlantomed® è da ritenersi un trattamento molto efficace che meriterebbe una maggiore diffusione.


Benefici
  • niente spese per i farmaci
  • niente effetti collaterali;
  • efficacia comprovata;
  • trattamento unico;
  • possibilità di liberasi una volta per tutte della cefalea.

Ulteriori informazioni?




CORTISOLO in eccesso: i 10 segni da non sottovalutare e le soluzioni per ridurlo

Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali del nostro corpo. È conosciuto anche come “ormone dello stress”, proprio perché la sua produzione, in genere, aumenta a seguito di situazioni di forte stress, fisico e mentale, al fine di incrementare la quantità di energia necessaria al nostro corpo.

Gli elementi che vengono rilasciati nell’organismo, a seguito di un eccesso di cortisolo, dovrebbero essere smaltiti attraverso un’attività fisica costante. L’aumento di situazioni stressanti, il consumo giornaliero di caffeina e uno stile di vita sedentario rendono non solo difficile abbassare i livelli di questo ormone, ma continuano a stimolare il nostro organismo a produrne ancora di più.
Questo a lungo andare porta, inevitabilmente, ad alcuni effetti collaterali: come la riduzione della sintesi di collagene, la riduzione delle difese immunitarie, un eccesso di stanchezza.

Rapporti tra lingua e postura

La lingua è un organo muscolare intimamente connesso al sistema posturale, tanto da costituirne oggi uno dei principali pilastri.

OSSO IOIDE
Si noti come l’osso ioide, che sta alla base della lingua, sia un vero e proprio crocevia di moltissimi muscoli.
Il suo aspetto, di una mandibola in miniatura e la sua posizione al di sotto del mascellare inferiore, ne fanno una piccola ombra, una piccola proiezione mandibolare; ma la sua funzione è strategica in quanto è un vero e proprio giroscopio posturale (il giroscopio su un aereo o nave serve per controllarne l’equilibrio). Il cervello mette a confronto le informazioni afferenti dall’osso ioide con la posizione globale di tutto il corpo ed è sempre informato sulla esatta posizione dell’osso ioide in qualsiasi momento.
lingua

Il   rapporto dell’osso ioide, quindi della lingua, con tutte le realtà anatomiche circostanti, dal cranio allo sterno, dalle cervicali  alla mandibola, rendono conto  di quanto ,anche un problema della lingua, possa alterare ll’assetto posturale. Si pensi ad esempio che il muscolo sternoioideo che origina dallo sterno e dalla clavicola si collega con il collo il cingolo scapolare e l’osso ioide; od ancora l’omoioideo, che origina dalla scapola orienta questa struttura con il collo. La lingua si adagia e mantiene il suo tono, all’interno di una gabbia creata dai denti dell’arcata superiore ed inferiore.
Quando, per la mancanza di uno o più denti questa gabbia si apre, la lingua deborda spanciando dal lato senza denti e tirandosi dietro in torsione l’osso ioide e la cervicale: (la torsione continua a bilanciarsi via via in basso, sia sulle lombari, che sul bacino, che sull’appoggio plantare) la mancanza dei denti ed una postura della lingua scorretta porteranno un disordine posturale importante.
DEGLUTIZIONE 
Durante le  ventiquattro ore una persona deglutisce dalle 1500 alle 2000 volte; la punta della lingua preme contro il palato anteriore e trasmette una forza che attraverso il vomere si passa al rostro dello sfenoide stimolandone il movimento: entra così a pieno titolo nella respirazione cranio-sacrale. La normale forza delle labbra controbilancia e minimizza l’attività della lingua sul palato anteriore.
Un metodo per valutare la deglutizione è quello di appoggiare una mano sulla gola ed avvertire il movimento della gola quando si deglutisce.
VEDI ANCHE:

Sindrome del COLON IRRITABILE: i sintomi e i rimedi più efficaci

sindrome del Colon irritabile

La sindrome del colon irritabile: che cos’è e quali sono i sintomi di questo problema?
Come un visitatore che ti ferma senza preavviso quando stai per uscire, la sindrome del colon irritabile, chiamata anche colon spastico e colite mucosa, può capitare nei momenti più sbagliati.
Ben la metà delle persone che vanno da un dottore lamentando problemi digestivi probabilmente ne soffrono! I sintomi sono davvero fastidiosi, e a volte anche dolorosi: stipsi o diarrea, a volte accompagnate da gonfiore e crampi.
Altrettanto irritante è chi ti dice che “è tutto nella tua testa.” Niente potrebbe essere più lontano dalla verità! Clicca sull’immagine qua sotto per scoprire tutto quello che puoi fare senza ricorrere ai farmaci!
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Sindrome del Colon irritabile : i rimedi più efficaci
La sindrome dell’intestino irritabile comporta un insieme di sintomi che sono causati da irritabilità e irregolarità nel movimento del piccolo e grande intestino.
Essi sono:
- attacchi di diarrea o stipsi, o fasi alternate di ciascuna
- dolore addominale o crampi
- gas e gonfiore
- nausea, soprattutto dopo aver mangiato
- mal di testa
- affaticamento
- depressione o ansia
- feci coperte di muco
- lo stimolo a tornare in bagno subito dopo esservi andati.

La sindrome del colon irritabile di solito è influenzata dalle emozioni

Sensazioni di nervosismo, ansia, senso di colpa, depressione, frustrazione o rabbia può portare a o aggravare questo disturbo molto comune.
Caffè, frutta e verdura cruda, gli ormoni, alcuni farmaci, e l’abuso di lassativi possono peggiorarla, così come l’incapacità del corpo di digerire lo zucchero naturale che si trova nel latte.

Curiosità sulla sindrome del Colon irritabile

  • Una persona su cinque soffre di sindrome del colon irritabile, che è uno dei disturbi più comunemente diagnosticato.
  • Si verifica più spesso nelle donne che negli uomini, e di solito inizia intorno all’età di 20 anni.
  • Si può soffrire di lievi sintomi per anni prima di avere un attacco acuto.
  • I sintomi variano non solo da persona a persona, ma nella persona stessa di settimana in settimana. Questo rende difficile la diagnosi ed un trattamento efficace.
  • Sebbene la sindrome del colon irritabile provochi una grande quantità di disagio e sofferenza, non danneggia in modo permanente l’intestino e non porta a sanguinamento intestinale o a malattie gravi, come il cancro.
  • La maggior parte delle persone è perfettamente in grado di controllare i sintomi grazie alla dieta, a tecniche di gestione dell’ansia e dello stress.  
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venerdì 18 aprile 2014

SCORIE NUCLEARI in Italia: le pattumiere radioattive sul nostro territorio

Quanti sono i depositi di scorie nucleari radioattive presenti sul nostro territorio? Vi sembrerà strano ma rispondere a questa domanda è abbastanza semplice: basta sapere che per smantellare e mettere in sicurezza le centrali nucleari italiani e i rifiuti radioattivi che hanno prodotto è stata creata una società pubblica, la Sogin. Se andate sul suo sito, potete trovare nella colonna di destra della homepage una cartina dell’Italia che mostra in un batter d’occhio la situazione.


Ci sono otto siti nucleari conosciuti, più il Cisam (ovvero Centro interforze sviluppo applicazioni militari) di San Piero a Grado in provincia di Pisa, di cui si sa solo che dispone di un reattore nucleare di ricerca. Tre di questi luoghi si trovano in Piemonte – la centrale di Trino Vercellese, e gli impianti di trattamento di Saluggia e Bosco Marengo -, due sono nel Lazio – l’impianto di Casaccia e la centrale di Latina -, e i tre restanti sono dislocati in Emilia Romagna – centrale di Caorso -, Campania – centrale di Garigliano – e Basilicata – impianto di Rotondella.

Lo YOGA aumenta il numero dei neuroni

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La parola yoga ci rimanda al significato di unione, ed acquisire un maggiore equilibrio nella propria coscienza è sempre un bell’andare. Chi pratica la meditazione da molti anni, attraverso la disciplina del Raja Yoga, non può che confermare i tanti benefici che ne derivano dal prendersi cura di sé. L'esperienza ci porta a dire che la pratica del Raja Yoga migliora la qualità della vita, aumentandone il benessere.

giovedì 17 aprile 2014

Il ruolo della GHIANDOLA PINEALE o EPIFISI

Ghiandola pineale

L’epifisi, chiamata anche ghiandola pineale, per la sua forma simile ad una pigna, è una ghiandola endocrina, situata al centro del nostro cervello, dietro e sopra la ghiandola pituitaria, ed è attivata direttamente da impulsi nervosi provenienti dalla retina.
Le palpebre, infatti, in quanto trasparenti, sono lo strumento attraverso il quale l’epifisi si attiva per la produzione di due importantissimi neurotrasmettitori, responsabili del nostro ciclo di veglia/sonno, precisamente la serotonina di giorno, e la melatonina, non appena la luce diminuisce.
Non solo. La ghiandola pineale sintetizza dalla melatonina una droga allucinogena chiamata pinealina che ,come sostenuto da Rathma durante i suoi insegnamenti, è lo strumento attraverso il quale il nostro subconscio permette al cervello di comunicare con le sfere più profonde, seppur in un arco temporale limitato. 
La pinealina, infatti, concorre all’induzione della fase Rem del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee, nonché all’induzione in strati superiori di coscienza, consente l’accesso ad una moltitudine di poteri psichici.

martedì 15 aprile 2014

COME funziona il MERCATO dei FARMACI

Le case farmaceutiche e l’offerta della salute

Le case farmaceutiche, sono aziende che si occupano della ricerca, della produzione e della commercializzazione dei farmaci.

I profitti delle case farmaceutiche, provengono in gran parte dalla brevettabilità dei farmaci, è per questo che è in atto una vera e propria battaglia, dove chi ha interesse a fare buisness in questo campo, tenta di svalutare o screditare, i metodi e le terapie naturali.
La condizione di guadagno infatti, dipende in larga misura dai brevetti, le terapie naturali, non solo sono scarsamente brevettabili, avrebbero margini di profitto più bassi in quanto facilmente reperibili in natura.
Per capire l’enorme giro d’affari legato alle case farmaceutiche, basti pensare che solo nel 2010 il loro fatturato si aggirava intorno ai 610 miliardi di Euro, di cui 25 miliardi provenienti dal mercato italiano.
In Italia la spesa media pro capite sui farmaci è di 300 euro l’anno, una cifra che si va ad inserire in un quadro di mercato che in Europa è arrivato a toccare punte del 10% dei consumi e del 15% negli U.S.A.

Il FALSO mito degli ENERGY DRINK

Gli energy drink migliorano davvero le prestazioni fisiche e cognitive? 
Una nuova ricerca mette in dubbio gli effetti benefici pubblicizzati grazie alla presenza di ingredienti come guaranà, taurina, vitamine del gruppo B e ginseng.
Sono quegli 80 mg in media per lattina, cioè la quantità contenuta in una tazza di caffè, a rendere il drink "energetico". Invece, al suo interno, ci sono anche la taurina, un aminoacido naturalmente presente in molti tessuti animali e in alimenti come frutti di mare e carne, dall'effetto energizzante, il guaranà, una pianta originaria della foresta amazzonica che contiene a sua volta caffeina, e quindi rende queste bevande ancora più potenti, e il glucuronolattone, un carboidrato che ha scatenato diverse polemica circa la sua sicurezza. 
Probabilmente, infatti, il vantaggio principale consiste solo in una eccessivamente generosa dose di caffeina.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nutrition Reviews, ha preso in esame decine di altri studi, arrivando a concludere che, con l'eccezione di alcune prove deboli per il glucosio e l'estratto di guaranà, c'è davvero poca evidenza a sostegno delle affermazioni che vogliono i componenti di bevande energetiche, diverse dalla caffeina, come valorizzatori delle prestazioni fisiche o cognitive.
Ma la presenza di caffeina e di tutti questi altri eccitanti può interferire in maniera anomala con il sistema nervoso, soprattutto nei ragazzi giovani e se associati ad alcol. Per gli adolescenti, infatti, una sola lattina supera tutta la dose giornaliera accettabile di caffeina. Inoltre, gli Energy drink potrebbero portare a disidratazione, alterazioni del ritmo cardiaco e problemi renali.
Secondo Marcie Beth Schneider, membro del comitato della commissione sulla nutrizione dell'American Academy of Pediatrics (Aap) e coautrice dello studio "Sport e energy drink per bambini e adolescenti: sono adatti?", pubblicato sul numero di giugno 2011 della rivista Pediatrics, "in molti casi, è difficile dire quanta caffeina ci sia in un prodotto guardando l'etichetta. Alcune lattine o bottiglie di bevande energetiche possono contenerne oltre 500 mg, l'equivalente di 14 lattine di bibite "'normali'".
Con grande pericolo, ovviamente, soprattutto per i bambini. Per questo, forse è meglio bere acqua durante e dopo l'esercizio, e succhi di frutta e latte durante merende, colazione e spuntini. O magari, per ritrovare un po' di energia, un bel, semplice caffè.

lunedì 14 aprile 2014

"SPRING DEVICE": un aiuto per l'ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE



Anche se apparentemente insignificante, l’articolazione della mandibola è una delle più importanti del nostro corpo perché correlata a molte dinamiche posturali, nonché alla prevenzione di disturbi tipici come emicranie, vertigini, dolori muscolari, acufeni eccetera.
Molte delle persone che da anni convivono con tali problemi sapranno che quando i muscoli del viso sono eccessivamente contratti i disturbi aumentano, sia come intensità che frequenza.

Grazie alla cooperazione del dipartimento ricerca e sviluppo di Asa Dental con il dr. Daniele Tonlorenzi e il professor Brunelli del reparto di Fisiologia del CNR di Pisa, è stato sviluppato un apparecchio in grado di effettuare uno "stretching mandibolare".
Si chiama "Spring Device", ed è il primo strumento prodotto in Italia per la salute dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).

Come accade nella pratica sportiva, in cui lo stretching (allungamento dei muscoli) viene eseguito di routine sia nella prevenzione di strappi muscolari che nell’agevolazione dei movimenti, anche in questo caso lo stretching mandibolare ha il preciso scopo di mantenere in salute i muscoli che permettono l’apertura e chiusura della bocca (masseteri e temporali).

sabato 12 aprile 2014

CLORO E PESTICIDI: ecco i responsabili delle ALLERGIE ALIMENTARI

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Nelle comunità di tutto il mondo si aggiunge cloro all'approvvigionamento di acqua per assicurare che sia sicura per il consumo umano. Ma la pratica comune di aggiungere prodotti chimici a base di cloro all’acqua per motivi di sicurezza pubblica potrebbe non essere così sicura. 
Da un recente studio di New York, si è collegata l’esposizione al cloro per le svariate allergie alimentari ed ambientali. I ricercatori della Albert Einstein College of Medicine nel Bronx ha fatto questa scoperta dopo aver osservato un corrispondente aumento fra l’uso di cloro e le allergie alimentari tra tipologie di popolazioni di campionamento diverse.Sulla base dei dati estrapolati compilati dagli Stati Uniti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) nel 2005-2006, il team ha scoperto che le allergie alimentari esistenti e il tasso crescente di nuove allergie sono stati entrambi associati a esposizioni di cloro provenienti da fonti diverse. 
Come si è visto , adulti con alti livelli di una sostanza chimica, il diclorofenolo sottoprodotto del cloro, presente nelle urine, sono risultati presentare l’ 80 per cento in più di probabilità di avere anche una allergia alimentare rispetto agli adulti con un livello di esposizione inferiore o minimo. Per la stessa ragione, quelli con i più alti livelli di diclorofenolo hanno avuto un tasso combinato di rischio elevato sia per le allergie alimentari e ambientali del 61 per cento rispetto agli altri, illustrando quello che sembra essere un effetto causale tra l’esposizione del cloro e le allergie.

venerdì 11 aprile 2014

Allarme TAC e Panoramiche: il PERICOLO TUMORI è più alto di quanto si pensa

La Tomografia Computerizzata (TC o TACpuò innescare il cancro in uno su 80 pazienti, lo sostiene un nuovo studio.
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Un tale livello di rischio è di gran lunga superiore a quello di 1 su 1.000 che sono generalmente citati e utilizzati in altri studi.
Se i risultati sono veri, potrebbe significare che le TC causano migliaia di casi in più di cancro rispetto a quanto ipotizzato dalle precedenti stime.
 La TC, fa un uso di maggiori raggi X rispetto alla tradizionale radiografia, ciò per costruire dettagli in 3D delle immagini di organi interni, vasi sanguigni, ossa o tumori. 
Tutti i raggi X sono associati con un rischio aumentato di cancro Slim, ma la nuova ricerca indica che possono essere più pericolosi di quanto si pensasse.
I risultati dello studio americano pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine ha mostrato pure che le dosi di radiazioni TC erano generalmente più elevati rispetto a quelle solitamente riportate.

DOSSIER mammografia: ecco quali sono i rischi!

Perché alle donne si parla soltanto dei benefici dello screening mammografico e non degli eventuali effetti nocivi?
Ho visto abbastanza donne morire di cancro al seno e quindi so benissimo che si tratta di una malattia terribile e capisco le motivazioni che spingono a tentare di promuovere la diagnosi precoce e il trattamento curativo.  Ma l'aspetto imperdonabile degli opuscoli è che, nonostante le proteste e le promesse di miglioramento, essi mettono in rilievo soltanto i benefici dello screening mammografico senza menzionare i possibili danni.
Il loro tono rassicurante trasmette la chiara aspettativa che qualsiasi donna razionale e socialmente responsabile accetterà l'invito.
Dovrebbe essere preoccupazione di tutti (non solo delle donne) il fatto che la decisione di sottoporsi ad un esame di screening mammografico trovi la base su informazioni non facilmente accessibili (1).
Il 68 per cento delle donne (BMJ 2006; 332: 538) crede che lo screening addirittura riduca il rischio di avere un tumore del seno (mentre la formazione di un cancro è un evento che non si può prevenire con un esame) e non è al corrente degli aspetti negativi!

giovedì 10 aprile 2014

Migliorare la MEMORIA con il TE' VERDE

Alcuni estratti di tè verde possono migliorare le funzioni cognitive e la memoriaÈ quanto emerso da una ricerca condotta da un team di scienziati guidati dal professor Christoph Beglinger dell’Ospedale Universitario di Basilea, insieme al professor Stefan Borgwardt della Psychiatric University Clinics.

te verde



Pubblicato sulla rivista Psychopharmacology, lo studio ha coinvolto soggetti di sesso maschile a cui è stata offerta una bibita contente diversi grammi di estratto di tè verde, poco prima di affrontare compiti di memoria. Gli scienziati successivamente hanno analizzato attraverso la risonanza magnetica (MRI), come tale bibita possa essere stata in grado di influenzare l’attività cerebrale. A differenza dei soggetti che avevano assunto del placebo, la risonanza magnetica ha dimostrato un aumento della connettività tra la zona parietale e la corteccia cerebrale frontale. 

Secondo lo studio, pertanto, il tè verde aumenta la connettività effettiva del cervello, ovvero migliora l’influenza causale che una zona cerebrale esercita sull’altra. 
Gli studiosi hanno riscontrato che tale effetto positivo sulla connettività ha anche portato ad un miglioramento della performance cognitiva attuale: i volontari, infatti,  hanno migliorato in maniera significativa i compiti dove era richiesta molta memoria, soltanto dopo aver assunto il tè verde.



Scriveranno sullo ZUCCHERO “nuoce gravemente alla salute” ??

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«Lo zucchero è tossico, e andrebbe regolamentato per legge» questa la teoria che un endocrinologo americano porta avanti da anni. Prima con un video su Youtube che ha superato le 3 milioni di visualizzazioni, ora con un libro. «Perché dà dipendenza, proprio come alcol e tabacco, e l’educazione alimentare non basta»
Gli americani lo amano e lo odiano. C’è chi, come Alec Baldwin, segue le sue regole ferree e dichiara di aver perso 30 chili. Chi, come un famoso endocrinologo americano che preferisce rimanere anonimo, pensa che sia un idiota. Robert Lustig, discusso pediatra ed endocrinologo dell’Università della California, divide l’America. Prima con un video, “Sugar: The Bitter Truth” (Zucchero: l’amara verità), che su Youtube ha avuto oltre 3 milioni di visualizzazioni, poi con un libro, uscito lo scorso dicembre: Fat Chance
La conclusione è sempre la stessa: regolamentare con la legge la vendita dello zucchero, come abbiamo fatto con alcol e tabacco, perché “nuoce gravemente alla salute”.
Esattamente un anno fa, sulle pagine della rivista scientifica NatureLustig pubblicò un articolo a conferma della teoria che lo zucchero non solo è dannoso, ma è anche la causa dell’epidemia di obesità a cui assistiamo in questi anni. Il cardine del suo pensiero è che le calorie fornite dallo zucchero sono “vuote”, perché sono prive di nutrienti utili per l’organismo, e assumerne in eccesso altera i nostri equilibri ormonali, causando un aumento di peso e numerose patologie, come diabete e ipertensione. Al contrario di quello che pensano molti accademici della vecchia guardia, per i quali “una caloria è una caloria” e il problema non è da cosa queste arrivino.
«Lo zucchero è tossico» spiega Lustig su Pacific Standard «e la sua vendita va regolamentata per legge. Porta a dipendenza, proprio come l’alcol e le sigarette, e ci fa entrare in un circolo vizioso per cui si ha sempre più fame e si è sempre più pigri, da cui è impossibile uscire da soli. Informare la società, con etichette o strategie mirate di comunicazione non basta, come hanno già dimostrato le precedenti lotte contro le sostanze d’abuso, ma è necessario emanare un quadro normativo, che ne limiti la vendita e regoli la quantità di zucchero nei cibi».
Ci tieni alla tua salute? Cibo industriale, tutti i segreti svelati